
Non รจ solo che la vita, a differenza di quanto molti affermino in questi mesi, non รจ nostra, e che la terra, il cielo, l’acqua, l’aria non siano nostri. La vita, non รจ nostra, poichรฉ appartiene alla sfera di relazioni nella quale รจ intessuta. Che sono qui, ora, e che sono altrove. La terra non รจ nostra, noi siamo solo un drappello che รจ stato paracadutato qui per un breve arco di tempo, passiamo. transitiamo. Altri verranno dopo di noi, sono giร qui, erediteranno i nostri lasciti, le nostre azioni, i nostri errori. Ma anche il coraggio di distinguersi, di affrontare i problemi con lo spirito giusto.
I ricchi avveduti, preservano i loro capitali. Noi che abbiamo per noi, in prestito ma in pieno godimento del bene, patrimoni inestimabili, li dissipiamo, ne facciamo polvere, li deterioriamo, forse perchรฉ non siamo ricchi, la materia di valore la divoriamo. La natura che รจ piena padrona dei tesori che ci circondano, ci prende a calci.

Oggi tutti sanno quanto sia prezioso il tempo che abbiamo a disposizione per salvare l’integritร del pianeta, per mantenere vivibile il nostro habitat, respirabile la nostra aria, buona e potabile e per tutti l’acqua di cui possiamo disporre.
Dispiegare, ancora, le sirene del consumo, รจ come dare vita agli ultimi banchetti, sulla nave degli appestati. La Comunicazione NON PUO’ PIU’ ESSERE immagine e fuffa. Gola, aspetto. Aggressione alle debolezze. Ognuno ha la responsabilitร di quello che comunica. Delle sue conseguenze. E delle conseguenze globali.
La pubblicitร a richiamo, a risposta emotiva รจ stata la grande “sorella cattiva della creativitร ”. Qualcuno diceva che ยซFosse arteยป. No, l’arte richiama i nostri istinti migliori, le nostre competenze culturali, estetiche, la nostra sensibilitร , il senso del limite. La pubblicitร per anni ha bucato lo stomaco delle ambizioni, delle velleitร , suscitando insoddisfazione, possesso, energia compulsiva. Arte macabra. Opposta alla percezione del semplice bello. L’arte ha una misura, l’arte macabra, come lo splatter, no. Ciรฒ che รจ ingannevole, ciรฒ che รจ impattante, bisogna lasciarlo da parte.
Oggi sappiamo che la comunicazione etica apre le porte dei mercati, convince i consumatori, una comunicazione che veicola contenuti credibili, l’essenziale vero, della qualitร , le prerogative sostenibili. Se si รจ sinceri, si vince sui mercati anche in tempi di crisi. Il prodotto, il servizio deve essere vero. Se si รจ sbagliato, lo si deve dire, si devono mettere in atto azioni riparative e divulgarle. E invertire rotta. E farlo sapere.
E, extrema ratio, si possono anche diminuire i profitti. Ciรฒ che causa danno al mondo, cancella il futuro e nel futuro ci sono i nostri figli, i loro figli. La continuitร della nostra discendenza.

Quindi veritร , sinceritร , prima della sostenibilitร , avvedutezza, coscienza di ciรฒ che รจ utile. E poi metterlo in pratica.
Eventi patrocinati, sponsorship, attivazione di filiere etiche, pubblicazioni divulgative interattive, newsletter, campagne di informazione, conferenze, sostegni ad attivitร di ricerca, appoggio a figure esemplari della sostenibilitร sono il terreno di una nuova comunicazione
In questo senso una professionalitร e l’attenzione metodica specifica rivolta ai temi dell’ambiente, del clima, delle economie sostenibili, maturate nel corso di oltre vent’anni di comunicazione, editoria e giornalismo specializzato possono portare contributi e partnership, per ideare percorsi comunicativi e di promozione adeguati.
