






Per dialogare con l’Intelligenza artificiale servono doti professionali una profondità di sguardo e una cultura di immagine che una semplice formazione tecnologica e scientifica non trasmettono. Serve una cultura umanistica, di linguaggio, una dedizione al linguaggio letterario e alla formazione visiva. Se no tutto è sterile, occorre saper raccontare; anche alla AI.
Ce ne siamo accorti, adesso ci lavoriamo.
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